"Più di trent'anni fa - racconta Leonardo Sciascia nella presentazione a questo volume - precisamente nell'autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di Caltanissetta acquistai l'ultimo dei "gialli" settimanali Mondadori: "La morte alla finestra" di G. Holiday Hall.
[...] E non che nei "gialli" Mondadori ne fossero mancati fino a quel momento di buoni, ma fin dalle prime pagine La morte alla finestra mi parve di qualità diversa, di livello più alto. Ero allora fortemente affezionato agli scrittori americani, da Steinbeck a Caldwell a Faulkner a Cain: e mi parve che in quella pleiade si accendesse il lumicino del giovane Holiday Hall, intruppato tra i "giallisti" ma di miglior vocazione e di diverso avvenire. Più precisamente avevo l'impressione che quel giovane scrittore (giovane e nuovo lo diceva la presentazione editoriale) avesse fatto i suoi latinucci sugli altri maggiori, e su Faulkner specialmente."