Il libro racconta, con partecipe passione critica ed ermeneutica, la così forte attenzione ai luoghi del fotografo Luigi Ghirri e dello scrittore Gianni Celati, due interpreti dello sguardo, amici e dialoganti, testimoni di quella dimensione universale che è celata agli sguardi disattenti della pianura. Un’indagine che procede per ipotesi, topografie, mappe sui racconti scritti e fotografati. Come in un moderno “atlante dell’abitare”, l’autore alterna alle pagine di critica le immagini più belle e significative dei luoghi fotografati. Una bibliografia delle opere di e su Gianni Celati, insieme a quella dei volumi di e su Luigi Ghirri, e una lunga intervista inedita dell’autore a Gianni Celati arricchiscono il volume.