La vicenda poetizzata e narrata di Paolo e Francesca, non ha mai mancato di suscitare la curiosità e l’interesse di autori di ogni materia o genere della cultura: letteratura, tragedia, arte, musica, cinema hanno adottato il mito dei due amanti più celebri al mondo per darne nuove interpretazioni, nuove sfumature. Ma, proprio per questo, non sarà che si è misconosciuta o ridimensionata la realtà storica per enfatizzare ciò che di trascendente si è sedimentato di essa nel pensiero e nella consuetudine? È proprio in questo che si concentra lo sforzo di Andrea Antonioli, immersosi letteralmente in una ricerca ardua, per quanto attenta, di penetrare il mito con coscienza storica, nel “viaggio dantesco” di due “colombe” condannate a fluttuare eternamente avvinghiate nell’etereper consumare la loro sconfinata passione, mantenendo il lettore sospeso tra la realtà effettuale e la dimensione subliminale.