Chi è veramente Ferdinand Celouis? Come mai, nonostante il suo romanzo "Dannati per sempre" sia diventato un caso letterario tradotto in tutto il mondo, continua a nascondersi dietro uno pseudonimo? Perché ha scelto di firmare su un settimanale, con lo stesso nome d'arte, le inchieste giornalistiche più clamorose, dissacranti e politicamente scorrette che si possano immaginare? Mentre esplode la Celouis-mania, Mauro Delgado, un talentuoso critico letterario, è convinto di poter risolvere l'enigma senza difficoltà. Dovrà ricredersi: attorno all'autore misterioso è stato eretto un muro invalicabile. La storia diventa presto il racconto di un'ossessione, la sua e quella di Gonzalo Carbonell, un professore universitario che vive nascosto in una torre, terrorizzato dal contatto con il resto dell'umanità, circondato da migliaia di libri: un autentico misantropo che entrerà inevitabilmente in collisione con Delgado e la sua fissazione. Come in un giallo, in cui manca solo il cadavere, Delgado, bilioso, maleducato, antipatico e presuntuoso, si trasforma in un investigatore che cerca con ogni mezzo di scoprire la vera identità dello scrittore misterioso. Riuscirà a consegnare al mondo intero la sua faccia, il suo vero nome e assaporare il sottile piacere del trionfo? Scritto sul filo dell'ironia, il romanzo mette in scena i tic e le manie dei protagonisti costretti a fare i conti con un mondo che vorrebbero diverso, più bello, meno banale, fanatico e ignorante e dal quale, nell'attesa di vederlo cambiare, si allontanano.