Il colore viola è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra, di Nettie si perdono le tracce.
[...] Ma l’incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti. Al suo primo apparire, nel 1982, Il colore viola conquistò il pubblico e la critica americani per il candore con cui affrontava temi universali come il razzismo, la violenza di genere, la sessualità femminile, vincendo il Premio Pulitzer e il National Book Award e ispirando uno dei film più amati di Steven Spielberg. Riletto oggi, questo originalissimo romanzo epistolare sorprende ancora per la freschezza linguistica e l’invenzione narrativa, per i suoi personaggi eccentrici e imperfetti, e per la disinvoltura con cui - sfidando le convenzioni letterarie - riesce a immergere una semplice saga familiare nei contorni drammatici della Storia e in quelli magici del mito.