Vespri a San Vitale. Melodie Bizantine. Musica delle chiese ortodosse. Interpreti: Irmos Ensemble, Margarita Swarczewskaja
, Anna Tarca
, Bayarma Rinchinova
,Valeria Cecon
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[...] Programma: Evlogitos eì, Christe ò Theòs imon, “Sii benedetto Cristo o Dio nostro”, tropario di Pentecoste, Ottavo tono – tono plagale del quarto (musica bizantina, greco); Oče naš, “Padre nostro”, (tradizione russa Znamenny, sec. XV, slavo ecclesiastico); Dostojno jest, “è veramente giusto proclamarti beata o Madre di Dio”, Primo tono (musica bizantina, slavo ecclesiastico), melodia attribuita a Gregorios Byzantios Protopsaltis (1778-1821); Angelskij Sobor, “L’assemblea degli angeli restò attonita”, tropario della Resurrezione del Mattutino di domenica, Quinto tono – tono plagale del primo (musica bizantina, slavo ecclesiastico); V Cermnem mori, “Nel mar Rosso fu tracciata un tempo l’immagine della sposa ignara di nozze”, Quinto tono (slavo ecclesiastico), Osmoglasnik di Stefan Lastavica, arr. M. Swarczewskaja; Sticherà ai SS. Cirillo e Metodio, Sesto tono (slavo ecclesiastico), melodia di Stefan Lastavica (1908-1966); Velicit duša moja Gospoda, “L’anima mia magnifica il Signore”, Quarto tono (slavo ecclesiastico), Osmoglasnik di Stefan Lastavica, arr. M.Swarczewskaja; Trisagion (Svjati Bože), “Santo Dio Santo Forte Santo Immortale, abbi pietà di noi”, inno liturgico trinitario, Sesto tono – tono plagale del secondo (musica bizantina, slavo ecclesiastico e greco), melodia del Sacro Monastero di San Giorgio (Monte Athos); Agni Parthene, “O Signora Vergine e pura” inno alla Madre di Dio (greco), testo di San Nattario di Egina (1846-1920), musica di monaco anonimo del Monte Athos; Pashalni Stihiri, Gli stichirà di Pasqua, Quinto tono – tono plagale del primo (musica bizantina, slavo ecclesiastico). Canti ecclesiastici della grande tradizione bizantina, soprattutto di Costantinopoli del periodo imperiale (dei secoli IX-XV) su testi in slavo ecclesiastico e greco. Un canto che si basa sui cosiddetti otto toni ecclesiastici. La musica di tradizione greca è caratterizzata dall’uso dell’ison: nota a pedale che accompagna la melodia. Un artificio che ha un significato spirituale: l’ison rappresenta la natura increata cioè Dio, sempre fedele a se stesso, mentre la melodia rappresenta l’attività dell’uomo che, sempre mutevole, si appoggia a Dio. Per questo la musica bizantina è una forma elevata di preghiera universale. Nella tradizione serba e russa, si mantiene la struttura a otto toni, ma senza l’ison. In Russia, la monodia bizantina prende il nome di Znamenny, da znamie (“neuma”). I canti liturgici serbi di tradizione orale sono stati raccolti in volumi col titolo Osmoglasnik (“libro degli otto toni”). 8, 9, 10 luglio, ore 19.00, Basilica di San Vitale (Ravenna).