Quintetto di Ottoni dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Interpreti: Pietro Sciutto, Giorgio Baccifava
; Stefano Fracchia
; Salvatore Veraldi
; Alessandro Rocco Iezzi
. Programma: Lew Pollack, That’s a Plenty (arr. L.
[...] Henderson); David Short, Tango for Brass; Nino Rota, La dolce vita (arr. W. Morelli); Sant Louis Blues (standard, arr. L. Henderson); Claude Debussy, Le petit negre (arr. G. Emerson); Ennio Morricone, Moments for Morricone (medley, arr. de Meij); Duke Ellington, Duke Suite (arr. F. Leone); Attilio Margutti, Ma se ghe pensu (arr. P. Pezzi); Nino Rota, Il Padrino (arr. M. Odetti); John Lennon & Paul McCartney, Three Songs for Brass Quintet (arr. D. Baldwin); Frank Sinatra, Sinatra in Concert (arr. J. Nowak & M. Odetti). Scuri o chiari, brillanti o cupi, capaci di passare rapidamente dal pianissimo al più che fortissimo, ma di rado impiegati in ambito solistico nel repertorio classico. Eppure negli ottoni vibrano le pulsazioni del Novecento e dell’America, l’orizzonte ideale per giustificare suadenti trascrizioni che amplificano l’eco delle song di Lew Pollack, coevo di Gershwin, o del grande trombettista David Short. Da New York al cinema il passo è breve, con Ennio Morricone e Nino Rota, i massimi compositori per il grande schermo (e non solo), per ritornare indietro a Debussy, affascinato dai minstrel shows, fino alla canzone popolare di “Ma se ghe pensu”, il manifesto dell’emigrante che sopraffatto dalla nostalgia decide di tornare a casa, a rivedere Genova per sentire davvero “frangere il mare”. Che in America, forse, non sentiva più da tempo. 7 giugno 2019, ore 19.00, Sapir Centro Direzionale (Ravenna).