"Fortunata Santa Sofia, fortunata la Valle del Bidente di aver avuto fra i suoi figli un documentatore competente e appassionato come Giovanni Valbonesi che in quasi mezzo secolo ha, si può dire, seguito passo passo l' evolversi della vita comunitaria di una intera vallata.
[...] Di fatto spicca anche nell'ambito di una Romagna dove dal primo Novecento quasi in ogni centro abitato vi sono stati fotografi professionali o amatoriali che hanno lasciato lastre e negativi, scatti, dei più penetranti, senza bellurie di sorta, ma di grande efficacia per far intendere ai più giovani, decenni e decenni più tardi, quei modi di vivere, di stare insieme, di abbigliarsi, di esprimere la cultura dellavoro e quella del tempo libero. In un paesaggio collinare e montano carico di storia, naturale e umana, fra Romagna e Toscana, dal neolitico in qua, attraversando un autentico melting pot dove si mescolano le antiche culture degli Umbri, dei Galli Boi, più a valle degli Etruschi, e infine dei Romani. Incroci culturali che erano ben documentati dai Musei Archeologici, in particolare da quello di Forlì che purtroppo è malinconicamente chiuso da anni." (dall'Introduzione di Vittorio Emiliani)