Giovani artisti per Dante, Caronte… ad astratti furori, di Stellario Di Blasi. Stellario Di Blasi
; Danilo Smedile
; Yamamoto Kotzuga
. “Io ero, quell’inverno, in preda ad astratti furori.
[...] Non dirò quali, non di questo mi sono messo a raccontare. Ma bisogna dica ch’erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto… Questo era il terribile: la quiete nella non speranza… Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario, voglia di perdermi, ad esempio, con lui… Ero agitato da astratti furori, non nel sangue, ed ero quieto, non avevo voglia di nulla… ma mi agitavo entro di me per astratti furori”. L’incipit di Elio Vittorini, in Conversazione in Sicilia, ha dato vita, in questo primo studio, al sentimento di una danza totalmente libera. Un viaggio nella memoria di un Caronte giovane e dalla ferocia non ancora raggiunta, destinato a un orrendo compito di nocchiero dell’Ade. Uno sguardo intimo, quello di questa pièce, fuori dal tempo e dalla vita attiva, in un momento confidenziale misto di consapevolezza, rassegnazione, simbolismo e vuoto interiore. Una danza della morte, in attesa di anime per adempiere ai propri doveri, ci svela quegli astratti furori del girovagare solitario e il tentativo di un risveglio interiore di fronte al malessere e al senso di inerzia e impotenza nei confronti delle sofferenze del genere umano. Produzione PinDoc Onlus, con il sostegno di Permutazioni. Presentato in collaborazione con Cantieri Danza, vincitore del bando Danza Urbana XL, azione del Network Anticorpi XL. Si ringrazia Ravenna Ballet Studio. In collaborazione con Società Dante Alighieri. Dall’8 al 14 giugno 2018, ore 11 - Antichi Chiostri Francescani (Ravenna).