Quando accetta di tenere un corso di scrittura creativa al tempio sikh di Southall, Nikki, ventenne londinese di origine indiana, è convinta che la sua realtà di giovane emancipata e indipendente possa essere d'esempio per le altre donne della comunità.
[...] Invece si trova di fronte un gruppo di vedove che, oltre a non sapere né leggere né scrivere in inglese, non sono minimamente interessate ai suoi nobili ideali. Eppure sotto le candide "dupatta" di quelle vedove si cela un mondo complesso e sfaccettato: quelle che Nikki scopre a poco a poco sono donne che hanno trascorso la loro esistenza nell'ombra di padri, fratelli e mariti, rispettandoli, crescendo i loro figli e frequentando il tempio, ma le cui vite interiori sono ricche e feconde come le storie che non hanno mai osato raccontare. E quando iniziano ad aprirsi le une con le altre, a liberare la propria fantasia e a parlare della loro condizione, della sessualità, e degli oscuri segreti della comunità, Nikki si rende conto che la natura non del tutto lecita di quelle lezioni potrebbe mettere in pericolo tutte loro. Ma a quel punto è troppo tardi per tornare indietro. Una storia in cui l'oriente si scontra con l'occidente e la tradizione si contrappone alla modernità, dando vita a un romanzo interculturale che intrattiene e fa riflettere.