Nessuno, là in Galizia, avrebbe mai pensato che quel bambino ebreo -incerto e impacciato per la grossa testa, schivo e introverso per carattere-sarebbe diventato uno dei più grandi scrittori europei. E neppure lontanamente avrebbe potuto immaginare la sua fine così tragica e assurda.
[...] Parole e disegni, delicati e struggenti come le sue botteghe color cannella, per ricordare Bruno Schulz.