"Il ""vecchiaccio"" in questione, il protagonista di Un calcio in bocca fa miracoli, è scorbutico, cinico, misantropo e ostinato. E anche un po' cleptomane, con l'ossessione delle penne.
[...] Ma ha una figlia da riscoprire e una passione carnale inconfessata per la sua portinaia. E soprattutto ha un grande amico, Armando, che lo coinvolge, recalcitrante, in una missione segreta in nome dei buoni sentimenti: fare incontrare e innamorare due giovani del quartiere, Chiara e Giacomo. Un romanzo irresistibile, graffiante, ironico e tenero."