Anche se quando è fuggita con la sua famiglia non aveva che due anni, Awista non ha mai dimenticato le sue origini. Ha studiato nel suo nuovo paese, intanto, e ha sempre praticato sport.
[...] Così il giorno in cui decide che è tempo di iniziare la sua battaglia per aiutare le donne afgane, sceglie il gioco che ama di più, il calcio, per dare vita alla sua piccola rivoluzione.