Roma, 44 a.C. Caio Giulio Cesare, cinquantasei anni, è stanco e malato. Vorrebbe chiudere la stagione delle guerre fratricide, ma la logica politica della congiura incalza implacabile e neppure Publio Sestio, il più fedele legionario di Cesare, né la moglie Calpurnia, riusciranno a disinnescarla.
[...] I presagi si compiranno, e il mondo non sarà più lo stesso.