"Una guerra di religione", "una banale ideologia secolare", "lapiù grande mistificazione degli ultimi 15 anni", "pura speculazione metafisica sconfessata dai fatti reali": questo è il livello degli argomenti di chi nega l'esistenza del riscaldamento globale. Sull'altro fronte, messaggi come "caos clima", "clima impazzito", "10 anni per fermare i disastri del clima" concorrono a sostenere la visione catastrofista del problema. In questi termini, sembra che la "questione del clima che cambia" si risolva nell'opposizione tra due schieramenti un po' ottusi. L'obiettivo di A qualcuno piace caldo è fare chiarezza, a partire dalle teorie di chi sostiene che il problema non ci sia, permettendoci di verificare se le affermazioni dei negazionisti, a volte clamorose e comiche, reggono il confronto con l'approfondimento scientifico.