Celestino V (1210-1296) è tra i papi più famosi e affascinanti del Medioevo, spesso però oggetto più di agiografie che di vere biografie storiche.
[...] Paolo Golinelli ne ripercorre la vicenda umana, inserendola nel contesto delle lotte politiche ed ecclesiastiche di fine Duecento, e nell'ambiente rurale e nella natura selvaggia nella quale egli crebbe e si fece eremita. Questa connotazione, mai prima evidenziata dalla critica, diviene l'occasione per ripensare al duro giudizio di Dante (Inferno III, 60), fornendone un'inedita interpretazione, mentre l'accurata lettura delle fonti porta a un riesame dei momenti chiave della sua esistenza, dalla sua stessa nascita «con la camicia», all'elezione pontificia; dall'approvazione del suo Ordine monastico alle dimissioni dal pontificato, che tanto fecero discutere; dai problemi quotidiani di un giovane eremita all'elevazione all'onore degli altari. Ne esce un quadro estremamente variegato, scritto con penna felice da uno storico apprezzato perché sa unire precisione documentaria a facilità di lettura.