Estate 1941: nelle campagne della Bielorussia, i genitori dei tre fratelli Bielski vengono brutalmente uccisi dai nazisti. Tuvia, Zus e Asael fuggono nei boschi vicino a casa, e qui il loro sconforto si muta in determinazione: salveranno quanti più ebrei sarà possibile.
[...] Creeranno un rifugio nella foresta, li aiuteranno a fuggire dai ghetti e dagli orrori dell'olocausto. Così prende forma una comunità sempre più numerosa. Prove di coraggio, umane debolezze, diplomazie e sopportazione segnano la battaglia degli "ebrei della foresta" fino al luglio 1944, quando con i tedeschi in ritirata, i Bielski dichiarano compiuta la loro impresa: dalla foresta bielorussa riemergono sane e salve milleduecento persone.