A guidare il lettore è Ogotemmeli, un vecchio cacciatore cieco che narra i miti e le leggende del suo popolo, i Dogon dell'Africa Occidentale.
[...] Le parole di questo "cantore" compongono un vero e proprio poema orale sulle origini dell'universo, una cosmogonia africana non lontana dalle grandi cosmogonie classiche.