Il libro vede la luce nel 1964 con il titolo Arte per nulla presso la Casa editrice Calderini che, nelle edizioni successive, lo cambierà in Arte per gioco.
[...] Federico Moroni vi esprime la sua idea visionaria e all'avanguardia, ma anche concretissima, di didattica del disegno collocanodosi su un elitario sentiero battuto da poeti e artisti a partire dall'Ottocento. Si tratta di un gesto di fiducia del maestro nelle potenzialità dell'insegnamento libero dell'arte ai bambini, attraverso quello che egli chiama il "gioco della linea e del colore" , con raffinate indicazioni tecniche, osservazioni sull'arte antica e moderna e uno sguardo acutissimo sul mondo che circonda i suoi scolari. Il testo è il prezioso diario di lavoro del Maestro in colloquio con i ragazzi della scuola di campagna di Bornaccino e, allo stesso tempo, un'elegantissima dichiarazione di poetica dell'artista.