Questo libro studia la setta degli Stuppaghieri di Monreale, sulla base delle carte del processo intentatole contro nel 1878, in cui forse il primo della serie innumerevole di pentiti descriveva pratiche e rituali quasi immutati fino ai nostri giorni. Ed è una genealogia della mafia di fortissima efficacia a chiarire quella sorta di promozione statuale originaria, nel miscuglio di bruta repressione e lassismo, accentramento e immunità localistica, avversione e complicità, denuncia e strumentalizzazione con cui fu accolta la Sicilia nell'unità italiana.