Al giorno d'oggi, quando ormai le immagini satellitari e i servizi di geolocalizzazione come Google Maps offrono immagini incredibilmente dettagliate della superficie terreste, ci si può facilmente scordare che per la maggior parte della storia dell'umanità il mondo è stato una sconosciuta tabula rasa sulla quale cartografi, scienziati, uomini di fede e sovrani hanno impresso i propri sogni e disegnato le proprie idee. Questo libro esplora i cambiamenti nella percezione e raffigurazione del mondo nel corso dei secoli e attraverso culture tra loro molto diverse. Dalla cartografia giapponese del XVIII secolo alle mappe mercantili europee, dalle cartine usate per propaganda alle mappe di fantasia, potrete viaggiare assieme ai cartografi del passato e rivivere le dispute che animavano le accademie scientifiche di Parigi, Londra e San Pietroburgo su cosa dovesse riempire i grandi spazi vuoti ancora presenti sulle mappe. In questo libro osserverete la nascita del mondo moderno attraverso le lenti dei cartografi e imparerete che le mappe antiche sono un toccante promemoria di come la nostra conoscenza e la nostra percezione del mondo siano ricche e limitate allo stesso tempo.