La mamma non c'è più, e il papà del piccolo Mario si trova in difficoltà a a gestire bene la casa e cosí, siccome é ingegnere cibernetico inventa Perfect, un robot tuttofare intelligentissimo che dovrebbe migliorare la loro vita. Ma padre e figlio scoprono presto che la perfezione non risolve tutti i problemi. Tanto che Mario lo ribattezza «Rompibot».
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Il cuore del romanzo è il rapporto tra padre e figlio: il robot fa pressioni sia sul figlio che sul padre. I due si trovano costretti a rispondere delle rispettive debolezze e a confrontarsi davvero l'uno con l'altro.