Nel Cinquecento che un ecclesiastico avesse figli non destava scalpore. Così Felice, nata nel 1483 e figlia illegittima del cardinale Giuliano della Rovere e di Lucrezia Normanni, crebbe indisturbata non lontano dallo sguardo del padre. Si sposò a soli quattordici anni, ma presto rimase vedova.
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Quando il padre divenne pontefice come Giulio II, rifiutò ben cinque offerte di matrimonio e accettò di risposarsi solo con un uomo che politicamente ed economicamente le offriva le maggiori opportunità: Gian Giordano Orsini. Grazie a numerose lettere di Felice, Caroline Murphy descrive dettagliatamente la vita della donna in casa Orsini e ciò che succede alla morte del marito. Per quasi vent'anni esercitò un'influenza straordinaria su papi e principi e, dopo il sacco di Roma, riottenne da Clemente VII gran parte delle sue proprietà con una sapiente azione diplomatica.
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