È il 2° capitolo della love story e delle avventure di Step, iniziate con successo in Tre metri sopra il cielo, tratto, come l'altro, da un best seller omonimo (2005) di Federico Moccia che l'ha adattato con Teresa Ciabatti.
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Prodotto da Cattleya e Warner Bros Italia, 4,2 milioni di budget, 620 copie, si è piazzato subito ai primi posti degli incassi nella stagione 2006-07, grazie all'afflusso degli spettatori minorenni che hanno determinato quel fenomeno di neoromanticismogiovanile, etichettato, con un briciolo di ironia, moccio-muccinismo . Si sente che è un film molto seguito a tutti i livelli produttivi (Marco Giusti). Non mancano momenti tremendi di dialogo, lentezze, divagazioni, ma i rapporti tra i personaggi sono migliorati. Non c'è soltanto il pugliese R. Scamarcio (1979), l'unico divo del cinema italiano dei primi anni 2000, a far da traino. Come Gin che ha preso il posto di Babi (K.L. Saunders), l'esordiente L. Chiatti fa da motore alla storia d'amore. (Il Morandini 2008. Zanichelli)