La cuciniera piemontese che insegna con facil metodo le migliori maniere di acconciare le vivande sì in grasso che in magro secondo il nuovo gusto : Vercelli, 1771
Cinque anni dopo il Cuoco piemontese perfezionato a Parigi, capostipite della moderna letteratura gastronomica italiana, Antonio Beltramo Re diede alle stampe, nel 1771, un nuovo trattato di cucina, il primo attribuito ad una donna: La cuciniera piemontese.
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A lungo sottovalutata dagli studiosi come mera traduzione dal francese di un'opera stravagante, La cuciniera piemontese fu parte integrante, in realtà, di un progetto culturale d'indubbio interesse e pari originalità, sia per le fonti che per il pubblico dei destinatari, giungendo così a proporsi come una tappa di rilievo non solo nella diffusione della nuova cucina borghese al di qua delle Alpi, ma anche nella determinazione di quella piemontese e, quindi, in prospettiva, nella costruzione della cucina nazionale italiana, che ha preso per l'appunto forma dalla combinazione tra le diverse cucine regionali della penisola.