«Non possiedo nulla di stabile, non sono radicato nel tempo o nello spazio e non conosco confini tra il sì e il no, tra il giorno e la notte, tra il sempre e il mai… Sotto diversi aspetti, i saggi su artisti, scrittori e grandi pensatori raccolti in questo volume potrebbero non avere nulla a che vedere con chi sono io, o con chi erano loro: magari ne ho dato una lettura totalmente sbagliata.
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Ma se li traviso, è per poter leggere meglio me stesso.» André Aciman esplora il concetto di tempo superando il semplice piano del presente, del passato e del futuro per dedicarsi a orizzonti frastagliati, a ciò che sarebbe potuto accadere ma che non è accaduto, eppure condiziona la nostra realtà in modo concreto. Lo fa offrendo al lettore ritratti di artisti, scrittori, registi che ha amato e che hanno influenzato la sua vita e la sua scrittura – da Sigmund Freud a Constantinos Kavafis, da Marcel Proust a Fernando Pessoa – ma anche istantanee di città come Alessandria d'Egitto, San Pietroburgo e Roma. Una intelligente e profonda riflessione su cosa è reale e cosa non lo è, sul potere della memoria e dell'immaginazione, su come sia possibile creare una fortezza in cui preservare i ricordi dallo scorrere del tempo...