Città del Messico, seconda metà degli anni Ottanta. Luisa è una diciassettenne con la passione per la new wave europea e per i relitti marini. Frequenta una scuola d'élite, ma non tollera i compagni ricchi, viziati e arroganti.
[...]
Combattuta tra il senso di responsabilità e il bisogno di sperimentare l'imprevisto, un pomeriggio d'autunno, di nascosto dai genitori e a bordo di una corriera scassata, raggiunge la spiaggia di Zipolite, sulla costa del Pacifico, in compagnia di Tomás, un ragazzo che conosce appena, ma che ai suoi occhi incarna tutto quello che manca alla propria vita: coraggio, impulsività, indipendenza. In teoria la fuga è stata progettata allo scopo di ritrovare una compagnia viaggiante di nani ucraini, appena fuggiti da un circo sovietico in tournée in Messico, e di cui Luisa aveva letto sul giornale. In realtà è semplicemente il pretesto per un'avventura dai contorni sfocati e dagli obiettivi incerti. Circondata da hippie, nudisti, e personaggi eccentrici, Luisa comincia a immergersi pericolosamente nelle vite di tutti quegli estranei che abitano la cosiddetta 'Spiaggia della Morte', mentre il rapporto con Tomás si complica. Un ritratto ipnotico e originale del desiderio di trasgressione, del disincanto e della incomprimibile malinconia giovanile, con il sottofondo dei Joy Division, Depeche Mode e Smiths.