Genova 1606. Una spaventosa figura vestita di nero, il volto nascosto dietro una maschera da rapace, si muove nelle tenebre e miete vittime utilizzando uno strano micidiale cappio. Negli stessi giorni il pittore fiammingo Rubens, ospite presso palazzo Doria, scompare nel nulla, facendo temere il peggio.
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Se l'indagine ufficiale sul feroce assassino è affidata al Bargello e ai suoi birri, che brancolano nel buio, quella sull'artista richiede rapidità e discrezione, per evitare imbarazzi a una delle famiglie più potenti della città. Ecco perché delle ricerche viene incaricata dal Doge, e in gran segreto, la persona più scaltra in circolazione, ma anche la più pericolosa: una donna che non ha paura di niente. È Pietra, la rabdomante: la sua intelligenza le ha procurato molti nemici, ma è a lei che tutti si rivolgono per risolvere i misteri più intricati. Un pomeriggio Pietra trova sulla porta di casa una vecchia dall'aspetto miserevole, che sostiene di essere sua madre, la stessa che l'ha abbandonata in fasce. Pietra non è pronta ad aprirle il suo cuore, ma una tempesta di emozioni sta per abbattersi su tutto.