Nel 2004, alla morte della moglie, il giovane Ivan, aspirante scrittore e responsabile di una clinica veterinaria a L'Avana, ritorna con la mente a un episodio avvenuto nel 1977, quando conobbe un uomo misterioso che passeggiava sulla spiaggia in compagnia di due magnifici levrieri russi.
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Tra i due nacque una profonda amicizia, tanto che a ogni incontro "l'uomo che amava i cani" gli svelava dettagli sempre nuovi relativi all'assassinio di Trotskij. I contenuti di quelle rivelazioni sconvolgeranno l'esistenza di Ivan e i suoi giudizi su Cuba, ma ne faranno anche il depositario involontario delle verità sulla vita di Lev Davidovic Bronstejn, più noto come Trotskij, e su quella di Ramon Mercader, e sul modo in cui divennero la vittima e il carnefice di uno dei delitti più emblematici del Ventesimo secolo.