Figlio di un regista dell'epoca del muto e di un'attrice, Sergio Leone comincia a respirare il mondo magico e illusorio del cinema e del teatro da bambino. Nel corso della favolosa carriera che lo condurrà fin nel cuore della fabbrica dei sogni, a Hollywood, quello sguardo infantile e pieno di meraviglia non lo abbandonerà più.
[...] Fin dall'inizio, i suoi film puntano direttamente alla radice del mito, in particolare quello del West americano: "favole per adulti" in cui la vita, le passioni, la solitudine, i grandi personaggi — tra cui l'indimenticabile "Uomo senza nome" che fa conoscere al mondo Clint Eastwood — danno vita a un cinema affatto particolare, una rituale "danza della morte" in cui ciascuno sa che sta per incontrare il proprio destino. Un cinema in cui le immagini, i dialoghi, i suoni e le musiche si integrano come mai era successo prima in una sintesi spettacolare che accede immancabilmente alla dimensione della leggenda. Questa biografia, la prima completa, dettagliata e avvincente scritta su Sergio Leone, funziona come una vera e propria "macchina del tempo": ci porta a osservare in diretta i set, i rapporti a volte tumultuosi con gli attori, le intuizioni brillanti e le coincidenze fortunate, senza mai permettere che l'ammirazione sconfinata per il genio conduca a dimenticare le numerose debolezze dell'uomo. Sergio Leone. Danzando con la morte è infine una cavalcata attraverso quasi ottant'anni di storia del cinema: dai film muti del padre Roberto Roberti a Ladri di biciclette, dalla Hollywood sul Tevere all'incredibile storia del western italiano, dalla "Trilogia del dollaro" ai trionfi e alle disavventure internazionali di C'era una volta in America, fino alle vicende purtroppo mai concluse che dovevano portare all'ultimo kolossal dedicato all'assedio di Leningrado.