«L'anoressia" si colloca all'interno di un quadro clinico consolidato. La parola è greca. Significa "mancanza di desiderio", e in particolare mancanza di desiderio del cibo. (...) Il desiderio può dominare e guidare il proprio corpo o facendolo godere o impedendogli il godimento, come appunto accade nell'anoressia.
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Il saggio della Testoni conduce nei meandri di questa seconda forma di desiderio, quale si è manifestata, in grande stile, in Caterina da Siena e in Simone Weil. Nelle quali però - questa la tesi generale del saggio - l'anoressia è un "sacrificio del corpo"».
EMANUELE SEVERINO