1552, Mirandola: la citt` del piy celebre Giovanni Pico viene posta sotto assedio dalle truppe pontificie di Giulio III. Nove, estenuanti mesi di accesissimi scontri fra l'esercito mirandolese e quello papale, fra i fiumi Secchia e Panaro.
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Al racconto delle battaglie, delle congiure ordite dal Papato contro la Signoria della Picca, dell'estrema povert` che i cittadini della Mirandola devono fronteggiare, l'assedio della Mirandola di Antonio Saltini intreccia quello delle esistenze di Zirolamo Losco, che da umile stimatore diventa uomo di fiducia del generale di Ludovico Pico, Signore della Mirandola; di Annibale Signoruccini, cavaliere in fuga da Imola, che allieta il suo tempo e quello dei compagni recitando madrigali e poemi cavaliereschi - scrivendo, a sua volta, un poema in ottave ariostesche - e che, della citt` diventer` ambasciatore; di una giovane monaca di Santa Chiara dalla viva e inquieta intelligenza, processata per eresia; di quelle donne che dalle parole e dalla figura del cavaliere restano affascinate.
Un vivace affresco di vita rinascimentale, dove la storia dei grandi si intreccia a quella dei piccoli, politica e ragion di stato agli affetti, e dove la vita sotto assedio h alleggerita e forse salvata dal suono della poesia.