Emanuele Pacifici - figlio di Rav Riccardo, il Rabbino Capo di Genova perito con gran parte della sua famiglia ad Auschwitz - ha dedicato tutta l'esistenza alla ricerca dei Giusti, cioè di coloro che, a rischio della propria vita, ne salvarono molte fra quelle destinate alla deportazione e alla morte nei campi di sterminio.
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Queste pagine, che sono l'ideale prosieguo della sua autobiografia, presentano figure di uomini e donne che con limpido coraggio si fecero prossimo anche nel pericolo e nella più terribile sventura. A partire dalle indimenticabili Suore di Santa Marta, che nascosero nel convento di Fiesole Emanuele e il fratellino, furono molti quelli che - preti di campagna, madri di famiglia, militari, infermieri e medici, e persino il giovane Karol Wojtyla - con slancio generoso non rinunciarono alla speranza, ma la tradussero nei fatti, la costruirono nel rispetto della vita, rispetto che si deve anche a un diverso credo, a differenti destini.