Garibaldi fu un mito creato a tavolino.
A differenza di quanto sostengono le sue epiche biografie, il ruolo del giovane soldato nella sollevazione di Genova contro i Savoia fu poco più che marginale.
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E le imprese militari in Sudamerica, che lo consacrarono paladino della libertà e dell'indipendenza degli oppressi, furono in realtà leggende esotiche, abilmente costruite da pubblicisti a ser-vizio delle frange rivoluzionarie.
Non diversa origine ebbe la mitica spedizione dei Mille. Al nascente popolo italiano serviva un eroe, un simbolo in cui identificarsi e Garibaldi si prestava magnificamente allo scopo. Nessuna ardua impresa militare: a Marsala l'esercito garibaldino trovò la strada spianata da un piano congegnato dalle logge massoniche che mirava alla conquista del Regno delle Due Sicilie e alla distruzione dello Stato Pontificio.
Da una lettura inedita e assolutamente non convenzionale dell'eroe dei due mondi, emergono le ambiguità di un av-venturiero al servizio della Rivoluzione Italiana.